San Giovanni in Conca.

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La chiesa, così chiamata probabilmente perché situata in una vasta depressione del terreno (definita anche “conca”) era nel V-VI secolo, uno dei più importanti edifici di culto, sorto sui resti di una ricca dimora di epoca romana.

Ricostruita alla fine dell’XI secolo mantenendo l’impianto originario ad aula unica, venne rinnovata nella seconda metà del duecento con la divisione in tre navate e l’innalzamento del tiburio.

Nel XIV secolo divenne cappella gentilizia e mausoleo dei Visconti, ospitando il monumento funerario di Bernabò, grandiosa arca scultorea di Bonino da Campione (1363) trasferita insieme ad altre preziose opere nelle Civiche raccolte d’arte antica del Castello Sforzesco di Milano.

Della chiesa, rimodernizzata con la demolizione delle navate e l’arretramento della facciata per l’apertura di via Mazzini (1879), poi definitivamente abbattuta con il nuovo sventramento viario (1949), sono ancora visibili i ruderi dell’abside romanica isolata al centro della strada e la sottostante cripta, anch’essa romanica, divisa in sette navate coperte da volte a crociera; la facciata è ricomposta nella chiesa valdese di via Francesco Sforza a Milano.

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    1. MeInMilan ha detto:

      👋🏻👋🏻

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