La “casa stretta”.

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Da decenni si era creato a causa di demolizioni post belliche e di ricostruzioni, tra il palazzo eclettico all’angolo tra via Pontaccio e Corso Garibaldi e il più moderno edificio al numero 18 di via Pontaccio a Milano, un “buco” riempito inizialmente solo da un portone incorniciato da un arco.

Un resto nonché esempio di edificio risalente agli anni ‘70/‘80 di edilizia popolare.

Negli anni però il “buco” è stato “riempito” da una nuova costruzione che ha ricucito la ferita in modo piacevole ma alquanto stravagante.

Quattro livelli mascherati da una griglia metallica il tutto incorniciato da un struttura in metallo ossidato, costituiscono l’abitazione soprannominata la “casa più stretta di Milano”, proprio per il suo aspetto particolare.

Una striscia di colore che spicca nell’aspetto, paragonata alla tinta più sobria degli edifici circostanti.

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